domenica 12 ottobre 2008

Ma chi sono e da dove vengono i "giganti buoni" ???



Il rugby erroneamente è considerato uno sport violento,invece è intriso di educazione e rispetto nei confronti dell'avversario.
L'importante è non confondere il rugby con il football americano,anche perchè quest'ultimo è più cruento e sono presenti delle variazioni nel regolamento che vige per il Vero e Puro Rugby.
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo a www.federugby.it,il sito ufficiale della Federazione Italiana Rugby.
Questo sport vanta remote origini nobili, perché nato in uno dei più aristocratici college inglesi, quello di Rugby appunto, che gli ha dato il nome, quando il giovane studente William Ellis, durante una partita di calcio disputata nel 1845, decise all'improvviso di afferrare il pallone con le mani (allora era ancora rotondo, ovviamente) e di partire come un razzo verso l'opposta linea di fondo.
Il rugby è un gioco spettacolare ma soprattutto è disciplina dura, richiede doti di coraggio, generosità, abnegazione, altruismo e sacrificio, oltre a qualità fisiche notevoli.
E' un gioco dove il collettivo si impone sul personaggio singolo e dove ciascuno dei quindici componenti di una squadra ha il suo ruolo, teso al risultato finale: portare il pallone alla fatidica meta, oltre la linea di fondo.
Nei Paesi dove è più diffuso, è praticato (tranne poche eccezioni) da chi studia nei college, nelle Università nei club o circoli sportivi. Ciò non vuol significare che sia meno spettacolare del calcio (sport invece di matrice essenzialmente popolare), ma semplicemente che è sport completamente diverso dal calcio e perciò di meno facile comprensione per il grande pubblico.
Il Rugby ovviamente è sviluppato maggiormente nei Paesi di lingua inglese,dato che da lì è partito e lì con serva le sue più antiche tradizioni.
Al vertice oggi c'è la Nuova Zelanda, con i suoi formidabili Ali Blacks e viene giocato fin dalle elementari.
Fortissima è la penetrazione dei rugby anche in Australia, dove la sua nazionale è popolarissima.
Il rugby è praticato anche in Sud Africa.
In Canada e Stati Uniti è praticato soltanto a livello universitario.
In Europa, dove il suo fulcro è nelle isole britanniche e in Francia, che appunto danno vita al torneo più famoso dei mondo, definito delle "Cinque Nazioni" (Inghilterra, Irlanda, Galles, Scozia e Francia).
Dall'anno 2000 finalmente è entrata a far parte anche la nazionale italiana, per gentile concessione dell'International Board e in virtù della crescita complessiva del movimento rugbystico italiano. Dunque il torneo delle "Sei Nazioni".
Il torneo si disputa ogni anno da gennaio a marzo, richiama decine di migliaia spettatori nei sei stadi famosissimi dove si gioca e più precisamente:
  • al Parco dei Principi a Parigi;
  • Twickenham, il tempio sacro dei rugby a Londra;
  • l'Arm's Park di Cardiff;
  • Murrayfield di Edimburgo (che detiene il record di pubblico europeo con 102 mila spettatori); Larisdowne Road a Dublino;
  • lo stadio Flaminio a Roma.
Prati verdi, perfetti, ben tenuti, soffici, senza buche, costituiscono il teatro per il grande Rugby.

Nessun commento: